“Non c’è nulla di meno oggettivo della memoria personale, che si scolpisce e si modifica sempre alla luce di dove uno si trova nel momento in cui decide di ricordare.”
La cosa che si dimentica più in fretta sono i tempi difficili. La memoria fa sempre il suo "greatest hits" e questo è un gran bel trucco dell'evoluzione per permetterci di sopravvivere anche alle ere glaciali.
“La memoria è una proprietà privata su cui il potere non ha diritti.”
“Le parole che aprono i tuoi occhi al mondo sono spesso più facili da ricordare.”
“La memoria è una parte essenziale della coscienzaumana,dell’anima. La perdita dell’arte della memoria rappresenta una gravissima minaccia per la personalitàumana.”
- “Ho perso la memoria” – disse un giorno un anziano di cent’anni ad uno della sua stessa età.- “Hai perso cosa?” – chiese questi, ch’era sordo.- “Non lo ricordo più”.
“Un uomo di mondo, fattosi monaco, si confidò un giorno con l’abate Antonesimo.- Abba – gli disse – non riesco a dimenticare nulla della mia vita passata.- Mi sembra strano. Forse è perché non sai scegliere quello che devi dimenticare…”
“I monaci del deserto raggiungevano età ragguardevoli. Quando abba Eleuterio compì cent’anni, ebbe dei cedimenti di memoria. Un giorno, perdutosi nei vicoli di Damasco, avvicinò un viandante:- Scusa, amico, mi sai dire dove si trova abba Eleuterio?- Ma non sei tu abba Eleuterio?- Appunto. Vorrei sapere dove mi trovo.”
“Un anziano a un altro anziano:- Il nostro buon priore mi ha dato dei granuli per ritrovare la memoria.- E funzionano?- Non lo so. Sinora ho dimenticato di prenderli.”
“Un padre, a causa di eccessive veglie e digiuni, si accorse che la sua memoria era diventata troppo debole. Si recò allora da un anziano per chiedere consiglio:- Abba – dli disse – la mia memoria si è fatta troppo debole e…- Continua, fratello. Dunque, la tua memoria si è fatta troppo debole e…- Ho dunque io detto che la mia memoria si è fatta troppo debole?”
“Un anziano, che faceva la sua omelia leggendola su alcuni rotoli di papiro, fu interrotto da un giovanemonaco che disse:- Abba, com’è possibile che ricordiamo le cose che dici se tu per ricordarle hai bisogno di leggerle?”
“Un giovanemonaco lavava la sua insalata quando fu avvicinato da un fratello che, volendo metterlo alla prova, gli chiese:- Mi sapresti dire che cosa ha detto l’anziano nell’omelia di questa mattina?- Non me lo ricordo più – confessò il giovane.- Perché allora ascolti l’omelia se non la ricordi?- Vedi, fratello: l’acqua lava la mia insalata e tuttavia non resta nel paniere; eppure la mia insalata è completamente lavata.”
“Un monaco al suo anziano:- Com’è possibile trovare un po’ di sollievo in questa valle di lacrime?L’anziano gli rispose:- Basta non avere troppa memoria per ciò che riguarda il passato, né troppa immaginazione per quanto riguarda il futuro.”
“Un giovanefratello, che aveva come difetto principale la smemoratezza, fu mandato dal suo anziano ad Alessandria:- Và da Eristo, il farmacopola, e digli che ti dia un chilo di memoria.Dopo alcuni giorni il giovane fece ritorno a mani vuote:- Abba, il farmacopola non aveva più memoria. Mi ha pregato di dirti che tiene in serbo per te dieci chili di pazienza.”
“- Perché ti sei fatto un nodo al cordone? – chiede un monaco a un fratello.- Per ricordarmi che devo spedire una lettera di abba Preponzio. Mi rimprovera sempre di avere poca memoria.- E l’hai spedita?- Si è dimenticato di darmela.”