“La giustizia degli hacker è una giustizia paziente.”
“Non c'è nulla di eticamente riprovevole nelle conoscenze che hanno gli hacker, malgrado le loro potenziali applicazioni.”
“Gli hacker sono individui con spiritoinnovativo e una conoscenza approfondita delle tecnologie. Essi non sono necessariamente dei criminali, sebbene, se è vero che il criminepaga, vi saranno sempre dei criminali che sono al tempo stesso degli hacker.”
“Un mondo senza gli hacker sarebbe un mondo senza curiosità e innovazione.”
“È molto diffuso il pregiudiziosecondo cui l'hacker sarebbe un criminale. Benché vi siano senz'altro individui che utilizzano le tecniche di hacking per scopi illeciti, l'hacking è tutt'altra cosa e tende semmai ad assecondare il rispetto delle leggi anziché la loro violazione.”
“La parola hacking evoca alcuni stereotipi: vandalismo elettronico, spionaggioindustriale e personaggi pittoreschi con capigliature variopinte e anelli nel naso.”
“I primi hacker trasformarono la programmazione da un'attività puramente tecnica in una forma d'arte destinata, come spesso accade, alla fruizione da parte di un'élite di cultori della materia, risultando invece incomprensibile ai profani.”
“Per gli hacker la parolapassione descrive il tono generale della loro attività, anche se il suo soddisfacimento potrebbe non essere un giocodivertente in tutti i suoi aspetti.”
“Il mio iniziale interesse per gli hacker era essenzialmente di naturatecnologica, indotto dal fatto che i simboli più conosciuti del nostro tempo – la Rete, il personal computer e i software come il sistema operativo Linux – in realtà non sono stati sviluppati da aziende o governi, ma creati soprattutto da alcuni individui entusiasti che, semplicemente, si erano messi a realizzare le loro idee insieme ad altri individui animati da interessi comuni, e lavorando autonomamente.”
Gli hacker stessi hanno sempre riconosciuto l'applicabilità dei loro metodi su scala più ampia. Non a caso il loro "file di gergo" precisa che un hacker è sostanzialmente "un esperto o entusiasta di qualsiasi tipo. Si può anche essere hacker dell'astronomia per esempio".
“Al cuore della nostra epocatecnologica si trova un affascinantegruppo di persone che si fanno chiamare hacker.”
“Nelle conversazioni personali con personale tecnico, io mi definisco un hacker. Ma quando sto parlando coi giornalisti dico solo ‘programmatore’ o qualcosa di simile.”
“Sono come quei mutanti, quelle necessarie anomalie biologiche, che arricchiscono l'ecosistema.”
Il motivo per cui mi interessano gli hacker non è la loro presunta pericolosità. Le esagerazioni di chi si diverte a farescandalo (o ha qualche sistema di sicurezza da vendere) non sono mai riuscite a convincermi. Ciò che mi interessa è la loro cultura; bizzarra fin che si vuole, talvolta intenzionalmente nociva, ma affascinante. Il progresso non solo tecnico, ma soprattutto culturale, spesso fa un salto di qualità grazie a "maniaci estremisti" che si dedicano a qualcosa con una passione ossessiva e così facendo aprono porte impreviste all'innovazione.
“L'etica hacker rischia di esprimere esigenze che nascono da una insofferenza verso qualunque forma di gerarchia, perché intesa come necessariamente opposta alla ricerca e al confronto. C’è un rifiuto del ‘padre’ a favore di rapporti orizzontali, collaborativi, paritetici.”