“Nei giorni a venire ci batteremo perché siamo dei guerrieri, voi siete dei guerrieri!”
“Avete scelto il coraggio, e perseguiremo quell'audacia ogni giorno. Il compito è difficile e sarà necessarioessere coraggiosi.”
“Il principio delle cose è che bisogna tirare avanti e ricominciare, come se niente fosse.”
“Nun c’è niente de più bello de na persona in rinascita. Quanno s’ariarza dopo na caduta, dopo na tempesta e ritorna più forte e bella de prima. Con qualche cicatrice in più ner core sotto la pelle, ma co la voglia de stravorge er monno, anche solo co un sorriso.”
“Ci sono tre cose per le quali sono venuta al mondo e ci sono tre cose che avrò nel cuore fino al giorno della mia morte: la speranza, la determinazione e il canto.”
“Nella vita di un uomo prima o poi arriva un giorno in cui, per andare dove deve andare, se non ci sono porte né finestre, gli tocca sfondare la parete.”
“Se mancano quell'aereo abbiamo fallito. Se mancano quell'aereo sono morti.”
“Non mi giudicate per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi.”
“Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata da poter tagliare l’anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi.”
“Il fallimento non avrà il sopravvento su di me se la mia determinazione ad avere successo è abbastanza forte.”
“Certo, chi nasce incatenato non sa che cosa è la libertà, ma anch’egli sa cos’è il coraggio. Un coraggio che tu nemmeno puoi immaginare. Il coraggio di portare ogni giorno un carico più pesante senza curvare le spalle, il coraggio di continuare a vivere per sé, per chi si ama.”
“Fermezza di fronte al destino, grazia nella sofferenza, non vuol dire semplicemente subire: è un'azione attiva, un trionfo positivo.”
“Il mondo è stato cambiato da gente – come Steve Jobs – che ha avuto la caparbietà di imporsi: io questa cosa la realizzo a modo mio.”
“I maniaci si sforzano di non pensare ad altro mentre chiudono una porta, per potere, quando l'incertezza morbosa li riassalga, opporle vittoriosamente il ricordo del momento in cui l'hanno chiusa.”
“Tamerlano, il crudelesovrano turco dell'Asia centrale nel secolo XIV, tentati invano dieci assalti all'assediata e imprendibile città di Baalbeck, nell'attuale Libano, si ritirò scoraggiato nei suoi accampamenti. Non voleva più combattere. Ma la sera, durante il bivacco, osservò una formica che si accaniva a trascinare un chicco di frumento verso il suo nido. Dieci volte fallì. L'undicesima vi riuscì. Allora Tamerlano ritornò sui suoi passi ed espugnò Baalbeck.”