“Chi si sente destinato a contemplare e non a credere trova tutti i credenti troppo rumorosi e importuni e si difende da loro.”
“Qualunque soggetto può essere contemplato, dagli occhi profondi del fanciullo interiore: qualunque tenue cosa può a quelli occhiparere grandissima.”
“La morte a Palermo è diversa, la morte violenta. Più profonda, più arcana e fatale. Esige contemplazione.”
“A quanti uomini, presi nel gorgo d'una passione, oppure oppressi, schiacciati dalla tristezza, dalla miseria, farebbe bene pensare che c'è sopra il soffitto il cielo, e che nel cielo ci sono le stelle. Anche se l'esserci delle stelle non ispirasse a loro un confortoreligioso, contemplandole, s'inabissa la nostra inferma piccolezza, sparisce nella vacuità degli spazi, e non può non sembrarci misera e vana ogni ragione di tormento.”
“L'uomo che ama contemplare a fronte alta la gloria di Dio in terra, deve contemplare questa gloria nella solitudine.”
“Il frutto decisivo di tutti quegli esercizi che chiamiamo meditazione o contemplazione è ciò che diventiamo praticandole.”
“La gente non conosce il potere del nome di Dio. Coloro che lo ripetono costantemente sono consapevoli di ciò che può fare, ovvero purificare del tutto la nostra mente.”
“Purificati degli attributi del sé, al fine di poter contemplare la tua propria essenza pura.”
“Gli scrittori di aforismi, che sono in primo luogo scrittori di meditazione, offrono l'opportunità di scandagliare gli umori oscillanti del nostro tempo.”
“Davanti a un'opera d'arte bisogna comportarsi come di fronte a un principe, e starle davanti ed attendere pazientemente che si degni di parlare, mai prendere la parola per primi. Altrimenti, si rischia di sentire soltanto la propria voce.”
“Lo stravacco scomposto del tuo corpo perde evidenza rispetto al tuo viso intatto, ai suoi tratti puliti. Il respiro è leggero, la fronte sgombera, le palpebre lisce e integre come un libro mai aperto. Ho la nitida sensazione che questo – esattamente questo – sia l’ultimo istante della tua infanzia. Scomparirà per poi riapparire sempre più raramente, nel corso degli anni, quel bagliore infantile che perfino nei vecchi ogni tanto rivela le tracce dell’inizio. Ma in questo momento il tuo volto addormentato ha una tale purezza di lineamenti da sembrare mai più eguagliabile, e dunque definitiva: contiene il suo addio agli anni (pochi) dell’innocenza.”
Torno in terrazza. La scena, cinematograficamente inquadrata, sarebbe questa: in una giornata di speciale magnificenza degli elementi, di quelle che fecero dire a Benedetto Spinoza “Deus sive natura”, un adulto contempla il mare da una terrazza, appoggiato al muro esterno di un appartamento. Dall’altra parte del muro, lontana mezzo metro appena, nel soggiorno dell’appartamento, una ragazzina guarda la televisione.
“Folle è l'uomo che parla alla luna. Stolto chi non le presta ascolto.”
“L'uomo restò seduto, immobile, sulla poltrona davanti al fuoco morente, fissando il nulla senza speranza che si stendeva davanti ai suoi occhi, ricordando il nulla senza speranza che aveva accompagnato gli stanchi giorni della sua vita, aspettando il nulla spaventoso e agghiacciante che si stendeva per tutti i giorni a venire, domani e domani e domani, negli anni senza fine.”
“La noia può essere così intensa da diventare una esperienza mistica.”