“IO. SONO. UN. CAVERNICOLO!”
“Non puoi controllare i tuoi poteri se non controlli te stesso!”
“Forse gli artisti dovrebbero avere alcuni aspetti impenetrabili di sé.”
“Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così.”
“La strada che gli resta aperta è questa: si dedicherà d’ora in poi alla conoscenza di se stesso, esplorerà la propria geografia interiore, traccerà il diagramma dei moti del suo animo, ne ricaverà le formule e i teoremi, punterà il suo telescopio sulle orbite tracciate dal corso della sua vita anziché su quelle delle costellazioni. «Non possiamo conoscere nulla d’esterno a noi scavalcando noi stessi, – egli pensa ora, – l’universo è lo specchio in cui possiamo contemplare solo ciò che abbiamo imparato a conoscere in noi».”
“La lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre.”
“Non possiamo conoscere nulla d'esterno a noi scavalcando noi stessi. L'universo è lo specchio in cui possiamo contemplare solo ciò che abbiamo imparato a conoscere in noi.”
“Mi chino a scrutare dentro l’involucro di me stesso; e non ho l’aria soddisfatta: ho un bel scuotere e spremere, l’anima è un calamaio asciutto. Quale Diavolo vorrà prenderla in pagamento per assicurarmi la riuscita dell’opera?”
“Possiamo imparare qualcosa su noi stessi vedendo con quale caparbietà anche la fragilità riesce a sopravvivere.”
“Mi conosco troppo per credere alla virtù assolutamente pura.”
“La retorica altrui e l'avversione che suscita ci servono a trovare la strada per uscire dalla nostra.”
“Gli assetati d'amore sono tutti così simili tra loro, che per studiarli ne basta uno. Ancora piú semplice: se quell'uno siamo noi.”
“Il rap, avendo la possibilità di raccontare se stessi in un flusso incontrollato e incontrollabile, richiama un po' il flusso di memoria, e quindi Freud e Jung.”
“Scegli i tuoi santi, e i riavoli che tieni dentro fatteli amici… Dagli uno stortonome, battezzali e falli compari. Perdi solo tempo a farci la guerra. Fai prima a starci insieme che a nasconderli. Non prenderti per fesso da solo. Impara chi sei e vacci dietro, che chi fa con la testa sua campa cento anni. Io la vita l'ho condotta come ho voluto. Chi mi battezza mi è compare. E questo è tutto.”
Devi guardare davvero dentro di te e trovare la tua forza interiore, e dire "Sono orgoglioso di cosa sono e di chi sono, e continuerò ad essere me stesso".