“Prima si condivide, poi si comunica.”
“Una generazione cresciuta con Internet sembra non curarsi dell’avversione degli economisti classici per la condivisione della creatività, delle competenze e delle esperienze, e perfino di beni e servizi in un ambito collettivo e indiviso, finalizzato alla promozione del bene comune. Gli economisti classici considererebbero un contesto economico di questo tipo contrario alla naturaumana e destinato al fallimento per la semplice ragione che gli uomini sono innanzitutto e soprattutto egoisti, competitivi e predatori, e quindi approfitterebbero della buona fede e dell’ingenuità dei propri simili per impossessarsi dei contributi altrui e fare da sé, ottenendo un rendimento superiore. Queste idee sembrano aver perso ogni forza: oggi centinaia di milioni di persone sono attivamente impegnate in reti sociali collaborative su Internet, alle quali offrono il proprio tempo e le proprie conoscenze, di solito in modo gratuito, per promuovere il benessere di tutti. Perché lo fanno? Per la pura gioia di condividere la propria vita con gli altri, nella convinzione che contribuire al benessere dell’insieme non diminuisce in alcun modo la parte che loro spetta, ma, anzi, l’amplifica e la moltiplica. Gli spazi sociali di Wikipedia e di Facebook, per esempio, costituiscono una sorta di sfida alle basi della teoria economica classica, secondo la quale l’uomo è una creatura egoista, continuamente tesa all’autonomia. L’energia e la comunicazione della Terza rivoluzioneindustriale fanno emergere una gamma del tutto diversa di pulsioni biologiche: il bisogno di socialità e la ricerca di condivisione.”
“È molto probabile che le due generazioni la cui socialità si è in larga misura formata nelle comunicazioni Internet dividano il mondo fra le persone e le istituzioni che si ispirano a un pensiero gerarchico, chiuso e proprietario, e quelle che manifestano un pensiero laterale, trasparente e aperto. Diventando adulti, questi giovani stanno provocando un cambiamento del modo di pensaredestinato ad alterare il processo politico del ventunesimo secolo.”
“E' il tempo la risorsa scarsa e il mezzo di scambio fondamentale, mentre l’accesso ai servizi sostituisce il possesso come spintaeconomica primaria.”
“Una nuova idea di politica sta emergendo in una giovane generazione di leader che socializzano attraverso Internet: per loro, categorie significative non sono «destra» e «sinistra», ma «centralizzato e autoritario» e «distribuito e collaborativo». Questo sembra avere un senso.”
“L’intelligenza non è qualcosa che si eredita o una risorsa che si accumula ma, al contrario, un’esperienza condivisa distribuita fra le persone.”
“Nel futuro prossimo venturo, centinaia di milioni di persone produrranno in proprio energia verde a casa, negli uffici e nelle fabbriche, e la condivideranno con gli altri attraverso una «Internet dell’energia» simile a quella che utilizziamo oggi per creare e condividereinformazione.”
“Impariamo per partecipazione.”
“La condivisione sta al possesso come l’iPod sta al 33 giri, come il pannello solare sta alla miniera di carbone. La condivisione è pulita, fresca, urbana, postmoderna; il possesso è triste, egoista, timido e arretrato.”
“L’incipiente consapevolezza dell’interconnessione e dell’integrazione nella biosfera sta già facendo nascere un nuovo sogno della qualità della vita, soprattutto fra i giovani.”
“Intellettuale, è una persona fisica, che comunica, che partecipa, che sa trasformare la sua esperienza in qualcosa che serva anche agli altri, che non trasforma il sapere in potere, che ha un'ideasentimentale del comunicare ed è alla ricerca di un nuovo linguaggio.”
“Imbrattami di noia, di falsa gioia,di paroline spumose e posticce,perché, come in tempi lontani, io mi sentastupidamente felice.”
“L’esserefamiglia implica di condividere i valori che si ritengono essenziali.”
"Per June, che amava questo giardino, da Joseph, che le sedeva sempre accanto". Certe persone passano la loro vita insieme.
“E' sempre bello rendere partecipi di ciò che fai amici e famigliari.”