“Annusiamo il fallimento dei nostri simili e tendiamo a far branco per anestetizzarci.”
“Ciò che uno può essere per l'altro ha limiti molto ristretti: alla fine ognuno rimane solo.”
“Godiamo avidamente della presenza degli amici, perché non sappiamo per quanto tempo ci possa toccare.”
“La compagnia della moltitudine è dannosa: c'è sempre qualcuno che ci rende gradevole un vizio o, senza che ce ne accorgiamo, ce lo trasmette in tutto o in parte. Più sono le persone con cui viviamo, maggiore è il pericolo.”
“Non è mai notte quando vedo il tuo volto; perciò ora a me non sembra che sia notte, né che il bosco sia spopolato e solitario, perché per me tu sei il mondo intero; chi potrà dunque dire che io sono sola se il mondo è qui a guardarmi?”
“La tua virtù è la mia sicurezza.E allora non è notte se ti guardo in volto,e perciò non mi par di andar nel buio,e nel bosco non manco compagniaperché per me tu sei l'intero mondo.E come posso dire d'esser solase tutto il mondo è qui che mi contempla?”
“Le compagnie, le compagnie scellerate sono state la mia rovina.”
“Insieme sulle strade, insieme nella morte... bad boys per sempre.”
“Chi non beve con me, peste lo colga.”
“Permetterci di conciliare il piacere della solitudine con il piacere della buona compagnia è uno dei grandi pregi della lettura.”
“Si preferisce la cattiva compagnia alla solitudine e qualunque cosa alla compagnia di sé stessi.”
“Gli elefanti, i cammelli, i pinguini. Nelle carovane tutti conoscono la meta finale del viaggio, eppure si mettono in fila. Per non sentirsi soli, forse. O per non correre il rischio di perdersi.”
“È consolazione per i disgraziati aver avuto compagni di sventura.”
“Quando sono soli vogliono stare con gli altri, e quando sono con gli altri vogliono stare soli. Dopo tutto gli esseri umani sono così.”
“Metti che sei a casa da sola e alla radio trasmettono una canzone funky. Ti fai contagiare. È una sensazione piacevole. Segui il ritmo. Ti lasci trasportare. Le gambe vanno in ogni direzione, le mani schizzano in aria, scuoti il sedere. Ma non appena sei in pubblicoinizi a preoccuparti della gente che ti guarda. Che ti giudica. Pensi: il mio sedere ballonzola troppo? Vado a tempo? Ridono di me? E allora che fai? Smetti di ballare.”