“Tendiamo sempre più a giustificare questo coinvolgimento esasperato con i nostri figli come essenziale alla loro sopravvivenza. Li memorizziamo sulla sceltarapida del cellulare. Li guardiamo su Skype. Seguiamo i loro movimenti. Ci aspettiamo che rispondano a ogni chiamata, che ci comunichino ogni cambiamento di programma. Fantastichiamo di pericoli inauditi in ogni loro incontro non controllato. ”