“Esseremoderni venne a significare, così come significa oggi, essereincapaci di fermarsi e ancor meno di restare fermi.”
Ratzinger ha detto: "La risposta alla modernità è Cristo". Ora, io ho 44 anni e molto modestamente ho imparato una cosa nella mia vita: se la risposta è Cristo, la domanda è sbagliata.
“L’etàmoderna non sembra conoscere il presente, ma soltanto un trascorrere, un divenire.”
“Noi moderni, siamo gli uomini peggiori di tutti i tempi perché di tutto noi conosciamo la menzogna e non sappiamo più cosa sia la verità.”
“La gran parte degli uomini sente di non poter più credere come le generazioni precedenti hanno fatto e come ancora oggi propongono le dottrine ufficiali delle religioni istituite, ma sente al contempo di non poter rinunciare allo slancio vitale e al gusto positivo del mondo che sottostà alla dimensione religiosa che da sempre accompagna il cammino dell’umanità. La dogmatica ecclesiastica non rappresenta più la tensione spirituale dell’anima contemporanea, ma non per questo tale anima intende perdere la fiducia complessiva nella vita che la fede in un Dio custodisce e incrementa. E quindi oggi ci si sente «laici», ma allo stesso tempo non ci si sente «né atei né agnostici», se essere tali significa spegnere il sentimento di vivere «immersi nel mistero».”
“La religione oggi perlopiù è vissuta come chiusura e come difesa, e ha un timbro conservatore, integralista, fondamentalista.”