“La tecnologia ci sta isolando sempre più gli uni dagli altri.”
“A tutti coloro che oggi imputano la formazione di bande al solo fenomeno delle banlieues, io dico: certo, avete ragione, la disoccupazione, certo, l’emarginazione, certo, i raggruppamenti etnici, certo, la dittatura delle marche, certo, la famiglia monoparentale, certo, lo sviluppo di un’economia parallela e di traffici di ogni genere, certo, certo… Ma guardiamoci bene dal sottovalutare l’unica cosa sulla quale possiamo agire personalmente e che risale alla notte dei tempi pedagogici: la solitudine e il senso di vergogna del ragazzo che non capisce, perso in un mondo in cui gli altri capiscono.”
“Isolato, il pezzo di un puzzle non significa niente; è semplicemente domandaimpossibile, sfida opaca; ma se appena riesci, dopo molti minuti di errori e tentativi, o in un mezzo secondo prodigiosamente ispirato, a connetterlo con uno dei pezzi vicini, ecco che quello sparisce, cessa di esistere in quanto pezzo.”
“Quando si lavora su una teoria già chiara ma di cui bisogna definire i dettagli, conviene lavorare in gruppo. Ma se si è in un momento di svolta, meglio lavorare da soli.”
“Stimo molto le persone che conosco. Per questo non cerco di conoscere nessuno.”
“Si è staccato dal nostro girotondo nel quale ci teniamo strette le mani per sentirci uniti: gira solo e vano fuori del cerchio.”