“Credo sì e no, come uno che ha paura di sperare e che sperando sa di aver paura.”
“Ho smesso di credere nei sogni molto presto, forse troppo presto, purtroppo. Il tempo passa, la coscienza matura. Ti rendi conto che la quotidianità è un altalenarsi di eventi: prima piove, poi di arcobaleni ne scorgi ancora e giorno dopo giorno si rischiarano i sensi. Per primo ritorna l’olfatto e il fiore d’oriente lascia posto agli agrumi della terra fertile. Segue l’udito che da piano diventa violino e chitarra e infine il tatto e l’uso degli occhi, il sapore di vero e la vista del domani.”
Quando la vita rovescia la nostra barca, alcuni affogano, altri lottano strenuamente per risalirvi. I latini con il verbo "resalio" indicavano il gesto di tentare di risalire sulle imbarcazioni rovesciate, ecco perché oggi in psicologia con resilienza s’intende la qualità di chi non perde mai la speranza e continua a lottare contro le avversità.
“Forse esisteva davvero un Dio, da qualche parte, fra le montagne e la neve, un Dio che ascolta le preghiere mortali e mette un nodo al suo fazzoletto per ricordarsi di realizzarle, prima o poi. Forse era magia, destino, premeditazione degli angeli. Forse. In ogni caso, sperare era sempre meglio che morire di malinconia.”
“In ogni caso, sperare era sempre meglio che morire di malinconia.”
“Noi guardiamo con speranza al momento in cui il potere dell'amore sostituirà l'amore del potere. Allora il nostro mondo conoscerà la gioia della pace.”