“Molte volte, quand'ero un bimbo di non più di sei o sette anni, mi sono spinto fino alla tessitoria di Frank, per ascoltare, con l'animo combattuto tra curiosità e paura, la sua conversazione con i folletti. Da mane a sera la sua lingua si muoveva senza interruzione quasi come la sua spola; ed era risaputo che durante la notte, ogniqualvolta si svegliava dal sonno, la prima cosa che faceva era allungare la mano per allontanarli dal suo letto.”
“I ricordi d’infanzia a volte sono coperti e nascosti sotto le cose che vengono dopo, come vecchigiocattoli dimenticati sul fondo del caotico e traboccante ripostiglio dell’adulto che diventi, ma non sono mai perduti per sempre.”
“Ho una grande capacità di ammirazione, sorpresa e curiosità, che sono le tre cose che più definiscono l'infanzia.”
“Fra l’infanzia e il troppo tardi: là in mezzo. Là in mezzo c’è adesso.”
“Molti criminali incalliti sono solo persone che non sono state portate ai musei o a vedere un musical di Broadway quando erano bambini.”
“E perché l’andamento e le usanze e gli avvenimenti e i luoghi di questa mia vita sono ancora infantili, io tengo afferrati con ambe le mani questi ultimi avanzi e queste ombre di quel benedetto e beato tempo, dov’io sperava e sognava la felicità, e sperando e sognando la godeva, ed è passato né tornerà mai più, certo mai più; vedendo con eccessivo terrore che insieme colla fanciullezza è finito il mondo e la vita per me e per tutti quelli che pensano e sentono; sicché non vivono fino alla morte se non quei molti che restano fanciulli tutta la vita.”