“Le élite e i manager non sono più ai comandi della conversazione. È cosi che iniziano le insurrezioni.”
“La parola chiave di questo millennio è: coraggio, qualcosa che l’uomo ha sempre dovuto tirare fuori per districarsi dai suoi guai, per affrontare la giornata. Il sistema in cui viviamo ci ha protetto così bene da renderci schiavi volontari, perché ci chiede sì coraggio nell’affrontare la vita quotidiana, ma non ci chiede il vero coraggio, quello di scegliere, di cambiare, di assumere su di noi la responsabilità della nostra storia dicendo no allo stereotipo più in voga.”
“Dalla sera alla mattina Pancho divenne un rivoluzionario senza rivoluzione, un bandito in pensione, fuori dalla legge ma non dalla giustizia, un vendicatore di torti subiti. Era poi così difficile la transizione?”
“Fa sempre terrore il cambiamento, perché nessuno gradisce rischiare nuovi insuccessi e si accontenta ben volentieri di quelli che ha già.”
“Siamo gente allevata a considerare il cambiamento come un’opzione teoricamente importante ma praticamente evitabile e deviata, il che vuol dire che faremo sempre molta fatica a vivere in modo libero e originale.”
“I bollettini ufficiali oggi sembra che dicano: «Le regole e la prassi fin qui adottate non valgono più, ci dispiace». Quello che ieri e da sempre era un tacito accordo, oggi cambia unilateralmente. Senza possibilità di appello. I megafoni scandiscono una voce metallica per le vie del centro: «Questa non è un’esercitazione».”