“Col motorino dove si può arrivare? Il pomeriggio al bosco, la sera al mare. E io non voglio andare oltre: io voglio restare e aspettare. Voglio essere quella che si chiama dagli aeroporti quando si mette il primo piede a terra, quella che si chiama all'uscita dell'autostrada. Quella che solleva il ricevitore e si sente dire: tra quindici minuti siamo là. Quindici minuti. Allora si tratta di riaccendere sotto la pentola, menare la pasta, cacciare l'acqua dal frigo. Preparare camici freschi per chi arriva accaldato.”
“- Marge: Caspiterina, come si fa? Siamo in guai seri. Non ci resta che dare un taglio alle cose superflue.- Homer: Be', sai, compriamo sempre vaccini per Maggie per delle malattie che neanche ha...”
“Non mi piace parlare di me stessa con gli estranei, soprattutto se hanno un registratore in mano.”
“Il bello della recitazione è essere una persona diversa ed esplorare i lati oscuri della propria personalità.”
“Che cosa sono i ricordi? Si domandò Oki. Che cos’era quel passato che gli appariva così prossimo? Quando Otoko si era trasferita a Kyoto con la madre, Oki si era detto che tutto era finito ormai. Ma la loro storia era davvero finita? Oki aveva continuato a tormentarsi per aver rovinato la vita di Otoko, impedendole di sposarsi e di avere figli. In tutti quegli anni lei, che era rimasta nubile, che cosa aveva pensato di lui? Oki non conosceva un’altra donna di carattere più forte. Che i ricordi fossero tanto vividi ancora oggi, non significava forse che la loro storia non era ancora finita del tutto? Non era la prova che Otoko aveva continuato a vivere e tuttora viveva dentro di lui?”
“Tu ti ostini ad aspettare Ōki pur sapendo che l’attesa è completamente inutile, ed è come stare ad aspettare il passato. Sia l’acqua che il tempo non fluiscono mai all’indietro.”