“Ora mi pare che, novello Ulisse, l'uomomoderno si sia legato all'albero della nave e in più, con la cera, abbia murato i suoi orecchi e abbia perfino sigillato le sue palpebre per non vedere. Egli, così, si sente forte e sicuro; crede che se le bende cadessero si sentirebbe fragile, debole, in balìa di forze che non conosce perché estranee ai suoi perfezionati sofismi.”