“È vero, ho rubato per venticinque anni, ma l'ho fatto per alleviare le sofferenze di un orfano, povero, senza casa, senza madre, né padre: io.”
“- Guido Quiller: Com'è che la roba costa così poco qui?- Venditore: Perché io i vestiti li rubo all'ingrosso.”
Un cattolico di Breslavia rubò in una chiesa dei piccoli oggetti d'oro e altre offerte. Tradotto in tribunale, egli sostiene di averli ricevuti dalla Vergine. Lo si condanna. La sentenza è inviata al re Federico di Prussia perché la firmi, secondo l'usanza. Il re ordina un'assemblea di teologi per decidere se è proprio impossibile che la Verginefaccia dei piccoli regali a un cattolico devoto. I teologi, alquanto imbarazzati, decidono che la cosa non è proprio impossibile. Allora, il re scrive in calce alla sentenza: "Faccio grazia al nominato Tizio... ma lo diffido, pena la vita, a non ricevere più alcun regalo, né dalla Vergine né dai Santi".
“- Ho mentito solo quando ho detto di non essere un ladro, ma adesso non lo faccio più.- Rubare?- Mentire.”
“Quel poverodiavolo è stato derubato di quattro monete d'oro: pigliatelo dunque e mettetelo subito in prigione.”
“Lavorofacile. Quattro giocatori. La mano apre la tasca. La mente sfila il portafogli.”