“La nostra è un'epoca atomica, un'epoca di reattori, missili, metropolitane e stelle filanti.”
“L’uomo non è che un’invenzione recente, una figura che non ha nemmeno due secoli, una semplice piega nel nostro sapere, e che sparirà non appena questo avrà trovato una nuova forma.”
“La comparsa dei periodi lunghi nella storia d’oggi non costituisce un ritorno alle filosofie della storia, alle grandietà del mondo, o alle fasi prescritte dal destino delle civiltà.”
“In Italia ci sono personaggi come Bava e Margheriti, dei veri artigiani che riuscivano a fare cinema in maniera molto diversa da come viene realizzato oggi.”
“Negli anni ’70, quando ho fatto il mio ingresso nel mondo del cinema, in Italia si producevano circa 400/450 film l’anno e quindi c’era una grande ricerca di sceneggiatori. Era un periodo prolifico.”
“Mi chiedo se l’attuale sensibilità culturale al fascino del materialismo – la crescente propensione a considerare la psicologia come una questione chimica, l’identità come una questione genetica, e il comportamento come il prodotto di antiche esigenze dell’evoluzioneumana – non sia intimamente connessa alla rinascita dell’oralità e al declino della parola scritta tipici dell’era postmoderna: le nostre continue telefonate, le nostre effimere e-mail, la nostra tenace devozione al luccichio del televisore.”