“Spirerò nobil sensi a' rozzi petti, radolcirò de le lor lingue il suono; perché, ovunque io mi sia, io sono Amore, ne' pastori non men che negli heroi, e la disaguaglianza de' soggetti come a me piace agguaglio; e questa è pure suprema gloria e gran miracol mio: render simili a le più dotte cetre le rustiche sampogne.”