“Dobbiamo reclamare che ci sia restituito il pranzo. È un nostro naturalediritto. Ci è stato sottratto da chi ci governa. La paura che vi tiene incatenati alla scrivania, a fissare lo schermo del computer, non serve allo spirito. Il pranzo è un momento in cui dimenticare il dovere di essere assennati, pratici, efficienti. Un vero pranzo dovrebbe nutrire lo spirito tanto quanto il corpo. Confortevole, conviviale, da godere; il pranzo è per i fannulloni.”