“A osservare per una mezz’ora la marea di umanità che si muove, ordinata, sotto le pensiline della stazione principale di Bangkok si capisce più sulla Thailandia di oggi che a leggere qualsiasi studio accademico. I treni che vengono dal Nord scaricano migliaia di persone. I più sono giovani, molte le ragazze, sul cammino della speranza. Lasciano i loro villaggi, le risaie sempre più senz’acqua, con un fagotto di vestiti, un biglietto di sola andata e vanno a cercare lavoro nella capitale.”