In quell’unico, leggero movimento, vedo la fine delle mie speranze, l’inizio della distruzione di quanto ho di più caro al mondo. Non riesco a immaginare quale forma assumerà il mio castigo, né quante persone ne rimarranno coinvolte, ma, una volta finito, ci sono buone probabilità che non resti più nulla. Chiunque, quindi, penserebbe che a questo punto io debba essere assolutamente disperata. Ma ecco la cosa strana. Ciò che provo è soprattutto un senso di sollievo. Perché posso lasciar perdere i giochetti. Perché la domanda se riuscirò a superare questa prova ha avuto una risposta, anche se quella risposta è un sonoro “no”. Perché se, come si dice, a mali estremi estremi rimedi, allora sono libera di compiere tutte le azioni estreme che voglio.

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Tratto dal Book La ragazza di fuoco. Hunger games

Suzanne Collins
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Nato 10 agosto 1962

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