“Per quanto durante la guerra potessimo aver desiderato la morte dei nostri aguzzini, dopo la guerra avevamo, nella stessa misura, il bisogno di trovarli vivi: prima che potessero morire, essi dovevano incontrare la giusta punizione.”
“In guerra e in amore tutto è concesso.”
“C’è un solo modo per costruire la guerra in modo legittimo e credibile: far sì che il futuro aggressore si ritenga aggredito. Il passaggio attraverso la paura è indispensabile. ”
“È pazzesco ricordare che un secolo fa, improvvisamente, così per un nonnulla, dopo decenni di benessere e tregua d’armi, in un mondo che non sa più cosa sia la distruzione, la pace finisce e si comincia a uccidersi. E poi vivere così per cinque anni, nell’abbrutimento, sapendo che puoi solo ammazzare e che in ogniistante puoi morire... È chiaro che cose simili le decidono solo quelli che se ne fottono della gente. Ma quello che mi inquieta di più è che oggi nessuno se ne ricorda.”
“Quando capisci come è andata davvero, non puoi più sopportare che non si sappia, che non si scriva a lettere di fuoco, che non si proclami ai quattro venti e in ogni libro di scuola dell’Unione che tutto è scoppiato per caso, che la guerra era perfettamente evitabile, e che l’Europa si è suicidata così, sbadatamente, nel suo momento di massimo fulgore.”
“Nulla è stato casuale, le conseguenze della guerra – a partire dalla pulizia etnica – sono state in realtà lo scopo pianificato della stessa.”