“I filosofi, i nemici naturali dei poeti, e gli schedatori fissi del pensierocritico, affermano che la poesia (e tutte le arti), come le opere della natura, non subiscono mutamenti né attraverso né dopo una guerra. Illusione; perché la guerra muta la vitamorale d'un popolo, e l'uomo, al suo ritorno, non trova più misure di certezza in un modus di vita interno, dimenticato o ironizzato durante le sue prove con la morte.”

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Salvatore Quasimodo
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Nato 20 agosto 1901 a Modica, RG
Morto 14 giugno 1968 a Amalfi, SA

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