“I russi sono dei grandi fatalisti. Il russo continua a essere più vicino alla natura di quanto lo sia un europeo, e un uomo vicino alla natura considera tutto come un elemento naturale, come un’inondazione o un incendio: una cosa che doveva accadere e alla quale non c’è rimedio. Ed è appunto lo stesso atteggiamento che il russo applica alla politica dello stato e al proprio destino.”