“Io sono il mio Giuda.”
“Sono come Einstein: la gente si preoccuperà di quello che dico quando sarò morto.”
“Ho superato tutti. Mozart, Beethoven, Bach, Strauss. Irving Berlin ha scritto 1.001 canzoni. Io ne ho scritte 5.500.”
“Tu sei il solo ostacoloreale nel tuo cammino verso una vita soddisfacente.”
“Io sono fatto d’istinto e rabbia, di bruciore di fiamma, di volte di fumo e di calamai pieni di inchiostro che macchia i fogli e le dita, io sono fatto di tormento e di sangue che pulsa, rosso come vino, da bere, da succhiare e mordere, inebriato dal profumo di indomita selvaggia dolcezza, di occhi liquidi che mi sanno guardare, di fretta paziente, di una musica bassa, di voci sparite che raccontano di antichi dolori e di sorrisi sinceri, di silenzio, di pensiero e di corpo, di sentimenti inconfessati, di un groppo in gola, di mani che mi afferrano e m’inchiodano al muro. Io sono il custode degli attimi.”
“Ho sempre provato pena per gli invidiosi. Deve essere davvero tristevivere con la, costante, consapevolezza di essere inferiori a qualcun altro.”