“Dicono che corra come se fosse parte del cavallo stesso, ma non dicono quale parte.”
“I pensieri che si avvicendano nella mia mente mentre corro sono semplicemente dei derivati del nulla, tutto lì. Si formano ruotando intorno al nulla. Somigliano alle nuvole che vagano nel cielo. Nuvole di grandezza e forma diverse che arrivano, e se ne vanno, semplici ospiti di passaggio. Ciò che resta è soltanto il cielo, che è sempre lo stesso. Che è qualcosa che esiste, e al tempo stesso non esiste. Che ha una sostanza e al tempo stesso non ne ha.”
“Basta che copra in silenzio il numero di chilometri che mi sono prefisso, mettendoci le ore necessarie. Se desidero arrivare più lontano aumento in proporzione la velocità, ma se accelero il ritmo, riduco la durata dell’allenamento, perché l’essenziale per me è ritrovare domani il piacere fisico che provo oggi. Quando scrivo un romanzo è fondamentalmente la stessa cosa.”
“Voglio pensare ai fiumi. Voglio pensare alle nuvole. Ma in realtà non penso a niente. Semplicemente continuo a correre in un silenzio di cui avevo nostalgia, in un comodospazio vuoto che mi sono creato da solo.”
“Da quando ho imparato a camminare mi piacecorrere.”
“Non ho idea dei chilometri percorsi: non ho tabelle specifiche e calcolo il tempo come i trattori, non tengo conto delle distanze come fanno le auto.”