“Tu esisti solo quando nessuno sta guardando.”
“La natura dell’anima non vive se non ha un corpo.”
“O misere menti, o animi ciechi degli uomini! in quale oscurità, in mezzo a quanti pericoli trascorre quel poco di vita che ci è dato.”
“Perché non ti ritiri dalla vita come un commensale ormai sazio, né serenamente ti prendi, o sciocco, un tranquilloriposo?”
Marco si sentiva uno scoglio sperduto nell'oceano dell’umanità. Quando si sentiva infelice, scriveva. Proprio come cantava Guccini. "Se son d’umore nero allora scrivo/, scavando dentro alle nostre miserie/, di solito ho da far cose più serie/, costruir su macerie/, o mantenermi vivo". Mantenersi vivo. Non era così facile. Costruire su macerie. Marco era un esperto.
“Diventiamo ciò che vediamo, ciò che pensiamo, ciò che leggiamo, ciò che facciamo.”