“Il duce, come Cola di Rienzo sei secoli prima, aveva cercato scampo nel travestimento. Tutti e due scoperti e uccisi, subirono lo scempio dei loro corpi da parte di quello stesso popolo che fino a poco tempo prima li aveva applauditi.”
“Il Barbarossa che distrugge e rade al suolo le città, e gli abitanti che le rimettono in piedi con caparbietà e lo sconfiggono. È uno dei punti cardine della storia dell’umanità. Invece torni in Italia e nessuno ne parla. Perché quella masnada di uomini che si batterono galleggiando su due fiumi non facevano parte di un’organizzazionemilitare ufficiale, cioè proveniente da una città come Milano o Brescia, ma erano tutti guerrieri fuori regola, indicati dai tedeschi come briganti delle lande, delle valli e delle paludi, e quindi indegni di venir ricordati dalla storia. Soprattutto in testa a quella gente non c’era nessun comandante noto, nessun eroe degno di essere cantato in un poema.”
“Siamo lontani dalla democrazia ateniese, la storia ha preso un’altra piega. Forse la rete può aiutare a ritrovare quell’ispirazione che ci rende uguali nell’essereintelligenti. E per questo non c’è bisogno di un leader, di un capo carismatico cui riferirsi.”
“Chi si definisceleader dovrebbe essere sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio.”
“La motivazione richiede un leader calmo e concentrato, che focalizzi l’attenzione su una sola e unica cosa.”
Un vero leader dice “noi”.