“Nella musica la punteggiatura è molto rigorosa e le pause sono definite da regole, ma per un attore la questione è più flessibile perché deve relazionarsi con un pubblico.”
“Quando studiavo alla scuola di recitazione il mio obiettivo era di laurearmi, di far leggere il mio copione a qualcuno e di far vedere il mio film alla gente.”
“Recitare è tutta una questione di estetica. Voglio solo continuare ad affinare il mio mestiere. Non è che mi stia prendendo troppo sul serio, ma ogni artista dovrebbe considerare se stesso un Picasso.”
“Quando dovevo recitare la parte dell'ubriacone dovevo rimanere sobrio perché non avrei saputo come interpretare quel ruolo da ubriaco.”
“Sono diventata un'attrice perché mi piace recitare e travestirmi, non certo perché sono un'animatormentata che cerca di identificarsi con i personaggi che interpreta.”
“Preferisco stare sul palco. Giro film, ma sono stato sul set per la maggior parte della mia vita. Non è solo questione di emozioni, ma anche di comunicazione. E' la soddisfazione di dire qualcosa sulla condizione umana attraverso l'autore, con gli attori a fare da strumenti ed il pubblico da riscontro.”