Un giovane molto timido scrisse un giorno ad abba Sisoès: “Reverendoabate, con questa mia ti chiedo di poter entrare nel tuo monastero. Quanto ne sarei felice! Se la tua risposta è sì, scrivimi, ti prego. Se è no, non aprire neppure questa lettera”.
“Non essere troppo timido e schizzinoso riguardo alle tue azioni. Tutta la vita è un esperimento.”
“Sei più forte di ogni bugiae se la gente ferisce è perchè tu sei migliore e lo capisce (bene) la tua timidezza non condanna, no no ma ti eleva da chi odia, chi ferisce e inganna.”
“Io non sono un re!”
“La timidezza è quando distogli lo sguardo da una cosa che vuoi. La vergogna è quando distogli lo sguardo da una cosa che non vuoi.”
“Non nascondere i tuoi talenti, essi furono fatti per essere usati. Che cos'è una meridiana all'ombra?”