“Esistono due tipi di demotivazione. Quella da basso senso di autoefficacia, che mi impedisce di raggiungere gli obiettividesiderati perché me li fa apparire impossibili. E quella da scarse capacità volizionali: qui so di poter raggiungere l’obiettivo «se volessi», ma non ho abbastanza disciplina, o non sono disposto a faticare per farlo. Se si vuole alzare la resilienza personale, cioè la capacità di far durare la propria automotivazione, bisogna lavorare su tutti e due i fronti: alzare il senso di autoefficacia, e aumentare le capacità volizionali (o capacità autoregolative). Il senso di autoefficacia si sviluppa attraverso le esperienze di successo: più successi ottengo, più mi sento bravo e capace, più sono motivato a fare. Un problema più sottile, però, si verifica quando permettiamo NON alle esperienze reali, ma ai nostri «sabotatori interni» di prevalere. I «sabotatori interni» sono processi cognitivi disfunzionali: sono credenze, convinzioni, interpretazioni della realtà false e/o limitanti a cui aderiamo in modo automatico. In questi casi il nostro senso di autoefficacia si abbassa perché ci sabotiamo da soli. Un auto-sabotatore che permea l’intera nostra cultura è l’aspettativa che sia possibile sfuggire eternamente all’incontro con qualsiasi tipo di disagio o di emozione negativa. Tale aspettativa in realtà ci porta a soffrire ancora di più. ”
“La semplicità non precede la complessità, ma la segue.”
“Ho seri dubbi che un qualunque esercito occidentale possa combattere gli orientali nella giungla asiatica.”
“È nelle difficoltà che si mostrano gli amici.”
“Chi si sforza di servire, di fare del bene e di migliorare il mondo, è come un nuotatore, che lotta contro una corrente ripida, in un fiume dalle onde tumultuose sferzate dal vento. Spesso gli ruggiscono sopra la testa, spesso lo spingono indietro e lo atterriscono. La maggior parte degli uomini cede allo stress della corrente. Solo di tanto in tanto un uomo dal cuore grande e impavido e dalle braccia vigorose continua a lottare verso il successo finale.”
“Noi siamo facili a chiedere, ma non a ringraziare.”