“Doveri nei confronti di Dio. Rendetegli grazia per avervi istillato il desiderio di godere e per aver creato mille modi per farlo.”
Abba Simeone, era di una logica implacabile. A proposito dell’esistenza di Dio, era questo il suo ragionamento: “Poiché Dio è l’essere più perfetto di tutto l’universo, nulla gli può mancare. Ma, se non esistesse, gli mancherebbe una perfezione: l’esistenza. Dunque, esiste”.
“Abba – chiese un giorno un novizio al suo superiore – sono scandalizzato: abba Pambo mi ha detto che non ha alcuna opinione su Dio.Gli rispose l’anziano:- È meglio non avere alcuna opinione su Dio, che averne una indegna di lui.”
“Di due eremiti, uno era attivo ed energico, l’altro pigro e indolente. Il secondo passò un giorno accanto alla capanna del primo e vi vide intorno un orto magnificamente coltivato. Disse allora il secondo:- Che splendore riesce a fare la mano dell’uomo, con l’aiuto di Dio!Rispose il primo:- Detto fra noi, avrei voluto che tu avessi visto in che stato era ridotto questo terreno quando il Buon Dio era il solo ad occuparsene!”
“Disse un monaco a un fratello:- L’infinità di Dio è tale che mi spaventa.Ebbe questa risposta:- È bene. Così non cercherai di misurarla.”
“Chi può conoscere i pensieri dell’uomo se non Dio? – scrisse abba Sofronio. – Come solo la terra conosce il fungo che sta per spuntare, così solo il Signore conosce il segreto dei cuori.”