“Chi entra in tribunale, portando. nel suo fascicolo, in luogo di buone e oneste ragioni, secrete inframmettenze, occulte sollecitazioni, sospetti sulla corruttibilità dei giudici e speranze sulla loro parzialità, non si meravigli se, invece che nel severo tempio della giustizia, si accorgerà di trovarsi in un allucinante baraccone da fiera, in cui da ogni parete uno specchio gli restituirà, moltiplicati e deformati i suoi intrighi. Per trovar la purezza in tribunale, bisogna entrarci con animo puro come ammonisce padre Cristoforo: Omnia mundia mundis.”