“Riguardo ai poveri virtuosi, si può aver pena di loro, naturalmente, ma non li si può certamente ammirare.”
“I prosperi e i fortunati sono raramente, o male, uominireligiosi. Gli sventurati soltanto corrono a gettarsi ai piedi degli altari e cercano nella speranza d'un'esistenza futura un compenso ai mali di questa. Io mi sono spesso rivolto una domanda angosciosa: È l'agiatezza che rende i prosperi ingrati alla divinità, o è la sventura che ha creato ai miseri il bisogno di fabbricarsi questa chimera e di credervi? La fede - poiché ella è solo degli infelici - non sarebbe che un ingannocreato dalla sventura?”
“Difficile è riconoscere da lontano l'indole di molti, per quanto si possa esseresaggi: infatti alcuni nascondono sotto la ricchezza la loro malvagità, altri sotto la miserabilepovertà nascondono la loro virtù.”
“La gente aveva poco, ma stava meglio di adesso, perché non c’erano le differenze fra ricchi e poveri che ci sono ora.”
“Bei personaggi, gente con una tenacia che oggi pochi sembrano avere, distratti come si è da mille impegni e, in fondo, non impegnati più in nulla. Questi erano personaggi con una sola idea, ma quella era ferma, sicura. Era anche gente con poche scelte e forse proprio per questo più dura e in fondo più felice.”
“Alcuni simpatici barboni circondati da fagotti e sacchi di plastica, seduti sulle panchine, si godevano il sole come nessuno dei tanti uomini d’affari che passavano in fretta e distratti davanti a loro.”