“Colui che può contemplare la bellezza del mondo, sentendone anche la sofferenza, comprendendo entrambe le meraviglie, − colui è in contatto con le cose divine e si è avvicinato al segreto di Dio per quanto è possibile.”
“Perché ci vuole del coraggioper amare in questi giorniper cercare la bellezza.”
“Io ho fatto moda per abbellire le donne, non per farle sembrare tutte delle poverette.”
“Definire il Bello è facile: è ciò che fa disperare.”
“Ero un bel bambino in effetti, ma mi hanno scambiato all'ospedale.”
“Se la bellezza scompare non appena uno è esasperato, che probabilità ha di sopravvivere in questo mondo? E su cosa fondare i criteri stabili della vera bellezza? E dove si trova questa maledetta vera bellezza? In una forma indipendente da qualunque altra cosa? Nell'unione tra la forma e un'idea? Nell'idea che una forma suggerisce?”