“Il poetaribelle, l'eroesolitario, è un individuo senza seguaci: non trascina le masse in piazza, non provoca le rivoluzioni. Però le prepara.”
Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore, non parlarmi tu di rivoluzione. Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c'è qualcuno che sa leggere i libri che va da quelli che non sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: "Oh, oh, è venuto il momento di cambiare tutto" [...] Io so quello che dico, ci son cresciuto in mezzo, alle rivoluzioni. Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: "Qui ci vuole un cambiamento!" e la povera gente fa il cambiamento. E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo, e parlano, parlano, e mangiano. Parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! Ecco la tua rivoluzione! Per favore, non parlarmi più di rivoluzione... E porca troia, lo sai che succede dopo? Niente... tutto torna come prima!
“Il momento di fermare una rivoluzione è al principio, non alla fine.”
“Io non ho nessun problema con le incarcerazioni delle persone che Mao o Stalin o i leader vietamiti o sicuramente Fidel, considerano pericolose. Perché, molto spesso, la dissidenza è stata usata dai grandi poteri per minare una rivoluzionepopolare.”
“La cosa strana dei rivoluzionari è che più lontano si spingono, più la borghesia apprezza la loro arte.”
“L'ironia tra le classi più basse è il primo segno di un risveglio della coscienzasociale. Rimane da vedere se crescerà in una cattura armata dei mezzi di produzione, distribuzione e scambio o si espanderà nella direzione del giornalismo liberale.”