“Una malattia non è mai semplicemente una perdita o un eccesso, che c’è sempre una reazione, da parte dell’organismo o dell’individuo colpito, volta a ristabilire, a sostituire, a compensare e a conservare la propria identità, per strani che possano essere i mezzi usati.”
Tutti noi, e molto spesso, siamo quasi uguali ai matti, ma c'è una piccola differenza: i "malati" sono un po' più matti di noi, perciò qui bisogna tracciare una linea di confine. Ma di persone perfettamente equilibrate, in verità, non ce n'è quasi nessuna; su varie decine e forse anche su molte centinaia di migliaia se ne trova una, e, per di più, questi esemplari non provano gran che.
“Non soltanto una coscienza eccessiva, ma la coscienza stessa è una malattia.”
“L'uomo sano, si intende, non ha nessuna ragione di vederli, dato che l'uomo sano è anzitutto un uomoterreno, e quindi deve vivere unicamente la vita di quaggiù, affinché in lui ci sia ordine e armonia. Ma appena esso s'ammala, appena è sconvolto il normale ordineterreno del suo organismo, comincia a manifestarsi la possibilità d'un altro mondo, e, quanto più la malattia è grave, tanto più frequenti sono i contatti con l'al di là, di modo che, quando la morte del corpo sarà completa, l'anima vi andrà direttamente.”
“Non importa quanto vanno male le cose, possono sempre andare peggio. Quindi, che importa se il mio infarto mi ha lasciato con un disturbo del linguaggio? Anche Mosé ne aveva uno, e fece tutto alla perfezione.”
“La malattia più diffusa è la salute degli imbecilli.”