“In una tragedia moderna devi cercare i piccoli dettagli piuttosto che i grandidifetti.”
“La natura non è lì perché l’uomo ne faccia quel che vuole. Niente è suo. E se l’uomo si serve di quel che c’è, deve dare qualcosa in cambio: almeno un ringraziamento agli dei che l’hanno creato.”
“In India si dice che l’ora più bella è quella dell’alba, quando la notte aleggia ancora nell’aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l’uomo, se vuole, se sa fareattenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa.”
“Ognuno aveva un quaderno su cui il bottegaio scriveva «tre chili di farina...», come fa ancora la Bettina con noi qui, all’Orsigna. Ma l’onestà era importantissima. Incredibile come bisognava essere onesti con i soldi. Se la Tecla, che era la fornaia, ti restituiva, sbagliando, mezza lira in più, tu gliela dovevi riportare. Questo è qualcosa che è quasi inconcepibile oggi, ma così erano le regole di quel tempo.”
“L’Occidente è la culturaintesa come scienza, cioè come conoscenza del mondo attorno all’io, mentre l’io è solo strumento e luogo di pensiero.”
“Che cosa sogna un monaco come te? Il satori. Un attimo di grande chiarezza. L’attimo in cui sei al di sopra di tutto. Un attimo. E tu nemmeno per un attimo ci sei arrivato?”