Il primo che riuscì a elevare la "fede" a virtù, dev'essere stato un temerario.
“La fede è una forza di vita, dà pienezza alla nostra umanità; e chi crede in Cristo si deve riconoscere perché promuove la vita in ogni situazione, per far sperimentare a tutti, specialmente ai più deboli, l’amore di Dio che libera e salva.”
Credere in Gesù significa fare di Lui il centro, il senso della nostra vita. Cristo non è un elemento accessorio: è il “pane vivo”, il nutrimento indispensabile. Legarsi a Lui, in un vero rapporto di fede e di amore, non significa essere incatenati, ma profondamente liberi, sempre in cammino.
“L’osservanza letterale dei precetti è qualcosa di sterile se non cambia il cuore e non si traduce in atteggiamenti concreti: aprirsi all'incontro con Dio e alla sua Parola nella preghiera, ricercare la giustizia e la pace, soccorrere i poveri, i deboli, gli oppressi.”
“La presenza di Dio nella nostra vita non ci lascia mai tranquilli, ci spinge sempre a muoverci. Quando Dio ci visita, sempre ci tira fuori di casa. Visitati per visitare, incontrati per incontrare, amati per amare.”
La fede apre la “finestra” alla presenza operante dello Spirito e ci dimostra che, come la felicità, la santità è sempre legata ai piccoli gesti.