“Ho avuto l'opportunità insostituibile di apprendere la mia professione con gli strumenti adeguati, il più importante dei quali non è una matita o una macchina da scrivere, ma il tempo necessario per pensare prima di utilizzarli.”
“Un prigioniero senza libri né inchiostro è un uomomorto ancora in vita.”
Scrivo da sempre, compresi i diari e le poesie adolescenziali anche del tipo più ingenuo, lacrimoso e convenzionale. Ho capito che sapevo scrivere, quando mi sono impegnato nella mia tesi di laurea in storia del Risorgimento, dove non c’era spazio per la mia animella ferita, ma solo per considerazioni oggettive, sociali ed “epiche”.
“Uno scrittore dovrebbe leggere finché non è pieno come una brocca piena che trabocca. E poi dovrebbe scrivere.”
“Scrivevo sceneggiature di commedie perché mi piaceva la sfida di riuscire a far ridere la gente. ”
“A parer mio quasi tutti sanno cos'è una storia, fino a che non si siedono a scriverne una.”