“Un mondo in cui i protagonisti dispongono di poteresufficiente per bloccare le iniziative di tutti gli altri – ma nessuno ha il potere di imporre la propria linea d’azione preferita –, è un mondo in cui le decisioni non vengono prese, vengono prese troppo tardi o sono rese meno incisive fino a risultare inefficaci.”
“A fingerti debole acquisisci potere. E al tempo stesso fai sentire le persone più forti. Lasciandoti salvare, tu salvi loro. Devi solo mostrarti fragile e riconoscente. Perciò fai lo sfigato, sempre e comunque. La gente ha tanto bisogno di sentirsi superiore a qualcuno. Perciò fai il sottomesso, sempre e comunque.”
Credo alla parola che si ascolta e che si dice, ai racconti che ci si fa in cucina, a letto, per le strade, al lavoro, quando si vuol essere onesti ed esser davvero capiti, più che ai saggi o alle invettive, ai testi più o meno sacri e alle ideologie. Credo sopra ogni altra cosa al dialogo, e non solo a quello spirituale: alle carezze, agli amplessi, alla conoscenza, come a fatti non necessariamente d’evasione o individualistici – e tanto più “privati” mi appaiono, tanto più pubblici e politici, quali sono, m’ingegno che siano riconosciuti… Non credo al potere, e ripudio perfino la fantasia se minaccia d’occuparlo… Non credo al fucile: ci sono troppe splendide cose che potremmo/potremo fare anche con il nemico, per pensare a eliminarlo.
“Una squadra costruita dal potere e nel potere. Solo che è un potere locale.”
“Pensa in termini di immagini e parole: se ben combinate assieme possono diventare estremamente potenti.”
Forse se ci fossero più donne nei posti chiave del nostro Paese ci sarebbe anche meno corruzione, una piaga terribile che purtroppo ha qualcosa di "maschile".