“Sino a quando crederemo di dovereobbedienza assoluta a Dio − e non esiste altra obbedienza di fronte ad un Dio − dovremo necessariamente ed acriticamente sottometterci alla santa autorità dei suoi intermediari e dei suoi eletti: messia, profeti e legislatori ispirati da lui; imperatori, re e tutti i loro funzionari e ministri, rappresentanti e sacri servitori delle due grandiistituzioni − la Chiesa e lo Stato − imposte perché stabilite dallo stesso Dio per dirigere gli uomini.”
“Essendo Egli infinito, diede per legge incommutabile a tutte le cose mondane aver fine.”
“Piantala di dire a Dio che cosa fare con i suoi dadi.”
“Che Dio, se esiste, abbia pietà di noi. È a questo che si riduce tutto.”
“Quando sarò di fronte a Dio alla fine della mia vita, spero che non mi sarà rimasta nemmeno una briciola di talento, e che io possa dire: Ho usato tutto quello che mi hai dato.”
“La fede in un essere superiore che ci segue dall’alto e può giudicarci favorisce il comportamento altruistico, o almeno non troppo egoistico, necessario per lo sviluppo di una vitasociale, della quale noi abbiamo particolarmente bisogno. La fede in una qualche forma di sopravvivenza, del corpo o di una parte di esso, aiuta a superare il terrore della fine, fondamentale per noi che siamo gli unici animali a sapere che moriremo. Ciascuna di queste due convinzioni, se ben radicata, costituisce un fattore che favorisce la sopravvivenza, nostra e dei nostri antenati.”