“Gesù ci ha detto di perdonare i nostri nemici, e chi sono io per contraddire l’Onnipotente? Ma nella sua infinita saggezza, non ha mai detto un accidenti sul fatto di dover perdonare gli amici, e meno che mai le nostre famiglie. Accetto volentieri il suo consiglio in materia. E comunque, tutto sommato, trovo molto più facileperdonare me stesso.”
“Esiste un ecumenismo della sofferenza: come il sangue dei martiri è stato seme di forza e di fertilità per la Chiesa, così la condivisione delle sofferenze quotidiane può divenire strumento efficace di unità. E ciò è vero, in certo modo, anche nel quadro più ampio della società e dei rapporti tra cristiani e non cristiani: dalla comune sofferenza, possono infatti germogliare, con l’aiuto di Dio, perdono e riconciliazione.”
“Se nel nostro cuore non c’è la misericordia, la gioia del perdono, non siamo in comunione con Dio, anche se osserviamo tutti i precetti, perché è l’amore che salva, non la sola pratica dei precetti. E’ l’amore per Dio e per il prossimo che dà compimento a tutti i comandamenti.”
“Sappiamo tutti che non esiste la famigliaperfetta, e neppure il maritoperfetto, o la moglieperfetta. Non parliamo della suoceraperfetta…. Esistiamo noi, peccatori. Gesù, che ci conosce bene, ci insegna un segreto: non finire mai una giornata senza chiedersi perdono.”
“Celebrare il Sacramento della Riconciliazione significa essere avvolti in un abbraccio caloroso: è l’abbraccio dell’infinita misericordia del Padre. ”
“Gesù ci chiede di credere che il perdono è la porta che conduce alla riconciliazione. Nel comandare a noi di perdonare i nostri fratelli senza alcuna riserva, Egli ci chiede di fare qualcosa di totalmente radicale, ma ci dona anche la grazia per farlo.”