“Non ne posso più di vivere in strada, solo come un pettirosso sotto la pioggia, non ne posso più della gente cattiva, che mi fa del male. Per me è come cocci di vetro piantati nella testa. Non ne posso più di tutte le volte che ho voluto rimediare e non ho potuto. Soprattutto è il dolore. Ce n'è troppo. Se potessi smettere di sentirlo lo farei. Ma non posso.”
“Tutta la tua frustrazione, il tuo dolore... è nella musica che dovrai metterli!”
“Come puoi continuare a vivere sapendo di aver ferito tante persone?”
“Howard è un tipo brillante. Non è soltanto un capo, è un amico. Ha perso sua figlia, e ora non gli interessa se perde anche tutto il resto.”
“Esiste un dolore che non fa più male, perché è tutto. Aria. Terra. Acqua. Ogni boccone. E ogni respiro, ogni movimento.”
“Sapere che ogni cosa arriva a una fine è un dono dell'esperienza, un dono di consolazione per il fatto di sapere che noi stessi siamo destinati a una fine. Prima di coglierlo viviamo in un continuo presente, e immaginiamo il futuro come più di quel presente. La felicità è felicità infinita, ignara del suo stesso sicuro passaggio. Il dolore è dolore infinito.”