“Quando s’avvicina il Natale, precisamente verso il primo dicembre, ci disponiamo tutti alla bontà. O meglio, a essere più buoni, perché buoni siamo convinti di esserlo già. Nell'umanità alberga la ferrea certezza di essere buona, irreprensibile e onesta. Insomma, di non aver alcuna pecca. Acciuffati uno per uno e interrogati, gli abitanti del pianeta si dichiarano perfetti…”
“Dovresti imparare a mentire un po' più spessose mi volessi bene veramenteperché le maschere che porti a volte sono più sincere,riflettono l'essenza.”
“Farò tutto il possibile per aiutarvi, onore per il lavoro che svolgete!”
“La prossima volta che vi si spezza un’unghia, rovinandovi irrimediabilmente la giornata, fate un giretto qui in oncologia. E’ istruttivo.”
“Diamo il loro nome alle cose, smettendo di trincerarci dietro a falsi moralismi. I non vedenti, sono ciechi. Le collaboratrici domestiche, sono cameriere. Gli operatori ecologici, sono spazzini. Cieco, cameriera e spazzino non sono insulti, sono vocaboli della nostra bella lingua. Diventano miserevoli laddove il disprezzo altrui, li etichetta come tali. Io sono grassa, non sono diversamente magra. Finiamola per tanto, d’indorare pillole varie ed eventuali con l’ipocrisia, altrimenti transumano in supposte.”
“E voi dite di credere in Dio! - tuonò il curato - perché la domenica venite in chiesa, perché trattate duramente i vostri simili, perché ignorate la vergogna e perché la vostra coscienza non vi tormenta.”