Chissà se quella libertà di cui si parla tanto oggi esiste. Oppure esiste un destino. Un disegno in cui tutto è già stato previsto. E allora tu non scegli niente, non decidi nulla, segui la strada già tracciata. E poi passi la vita a chiederti “perché?”. E i “perché?” restano sempre senza risposta.
“Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può esserecambiato.”
“Ciò che avviene ad una persona la rende concreta. Rappresenta uno schema a cui tutte le parti si conformano. Nel tempo, ad una ad una, trovano tutte il loro posto in funzione d’un piano predeterminato.”
“La forza che si oppone al destino è in realtà una debolezza. La dedizione e l'accettazione sono molto più forti.”
“La vita insiste per essere mia amica e il destino mio nemico.”
“Nelle culture dove la gente vive con la paura della morte, chi è colpito da un lutto si veste di nero per allontanarla, isolarla, limitarla al defunto. Ma dove la morte è considerata solo una forma diversa, un diverso aspetto dell’esistenza, chi è colpito dal lutto si veste di bianco e di bianco veste anche il morto: lì il bianco è il colore dell’accettazione, del consenso, della rassegnazione al destino.”