“Bisogna non avere paura della violenza. In due casi, cioè in due modi si può non avere paura della violenza: primo, quando uno si sente più forte dell’altro o si sente di potererispondere alla forza con la forza: «Vieni qui, che ti spacco il muso!». Mi ricordo, nel ’75, alla Statale di Milano, c’era uno dei nostri ben piantato, che, alle prime avvisaglie di pugni e di botte, era lì a proteggere i più indifesi tra noi. Una volta due ragazze stavano per essere circondate da un gruppetto di fanatici e lui, che era un pezzo grosso, fa: «Cosa volete?». Ce ne fossero di tipi così!”