“Lo so, la paura è una rompiscatole, una vocina inesistente e fastidiosa che più la lasci e più ritorna. Eppure sai che cosa ho capito? Che in realtà quella vocina sta facendo solo il suo lavoro, tenta di salvarti da te stesso, ti vuole avvertire che, se non ti muovi, ben presto le cose dentro di te inizieranno a marcire.”
“Impara a dire addio a tutto ciò che è d’impedimento ai tuoi sogni. Impara ad attraversare il muro di cristallo. Sii te stessa: questo è il vero segreto della felicità.”
“Il segreto di una vitaserena è racchiuso in ciascuno di noi, non dipende da ciò che ci circonda o dagli accadimenti che ci coinvolgono.”
“Alcune cose saranno sempre più forti del tempo e della distanza, più profonde del linguaggio e delle abitudini: seguire i propri sogni e imparare a essere se stessi, condividendo con gli altri la magia di quella scoperta.”
“Occorre scolpire la propria statua: lavorare su se stessi, scalpellando via tutto ciò che di falso o inutile ci sta attaccato, e liberare, alla fine, quel che noi siamo, nella saldezzaimperturbabile della magnificenza dell’esistere. Allora saremmo, davvero, dei sapienti: che non è il nome di uno che sa tutto, è il nome di uno che non ha più paura di niente. Guarito.”
“Gli uomini stanno sulla veranda della propria vita (esuli quindi da se stessi) e questo è l’unico modo possibile, per loro, di difendere la propria vita dal mondo, giacché se solo si azzardassero a rientrare in casa (e ad essere se stessi, dunque) immediatamente quella casa regredirebbe a fragile rifugio nel mare del nulla, destinata ad essere spazzata via dall’ondata dell’Aperto, e il rifugio si tramuterebbe in trappola mortale, ragione per cui la gente sì affretta a riuscire sulla veranda (e dunque da se stessa), riprendendo posizione là dove solo le è dato di arrestare l’invasione del mondo, salvando quanto meno l’idea di una propria casa, pur nella rassegnazione di sapere, quella casa, inabitabile.”