“Ogni vita, anche quella che ci sembra la più fortunata, ha il suo rovescio della medaglia, la sua pena. Una pena individuale, intima, certe volte, che magari per noi avrebbe lo stesso valore di un sonaglino perso a vent’anni. Ma quel che conta è come uno la vive, questa pena, non come la vivremmo noi al suo posto.”
“Il perdono è un evento drammatico che reca in sé una rivoluzione spirituale, una conversione, sia per chi lo offre, sia per chi lo riceve: non può quindi essere un evento indolore. Un perdono indolore non è perdono, è ipocrisia.”
“Quando indichiamo il momento piú felice della nostra vita, siamo anche consapevoli che si tratta di un passato remoto che non tornerà mai piú, e questo provoca in noi un grande dolore.”
“Non esistono gli uomini e non esiste il destino. Viviamo in una grande orgia di sentimenti, di sangue e di lacrime.”
“E che cosa si fa quando l’amore scava un buco nel cuore, un buco così grande che si direbbe uno scoppio di granata, talmente grande che ci si può vedere il cielo attraverso?”
“Malediciamo una prova senza sapere, quando ci capita, che ci farà crescere e ci porterà altrove. Non vogliamo saperlo. Il dolore è troppo forte perché gli si possa riconoscere una qualche virtù. È quando il dolore è passato che ci si volta indietro e si prende in considerazione, sbalorditi, il lungo cammino percorso.”