“Il ghetto è come un sacco di semi. I tedeschi, di tanto in tanto, mettono la mano nel sacco e ne traggono un pugno. I semi che sfuggono di tra le dita, hanno un po' di respiro.”
“L'ariano rinunciò alla purezza del sangue: e così perse il proprio posto nel paradiso che si era creato.”
“Verrà un giorno in cui sarà più grande onore avere il titolo di cittadino del Reich in qualità di spazzino che esserere in uno Stato straniero, e questo giorno verrà certamente, poiché, in un mondo come il nostro, che permette la mescolanza delle razze, uno Stato che dedica tutti i suoi sforzi allo sviluppo dei migliori elementi razziali deve fatalmente diventare il padrone del mondo.”
“Il diciannovesimo secolo ha seminato le parole che il ventesimo secolo ha maturato nelle atrocità di Stalin e di Hitler. Difficilmente si trova un'atrocità commessa nel ventesimo secolo che non sia stata prefigurata o persino sostenuta da qualche nobile 'uomo di parole' nel diciannovesimo secolo.”
“Non credo che i Nazisti si credessero delle cattive persone. Non ho mai incontrato un razzista o un antisemita che si considerassero tali.”
“A distanza di tanti anni mi sono molte volte domandata come potessimo dedicarci con tanto entusiasmo all’analisi di questo piccolo problema di neuroembriologia, mentre le armate tedesche dilagavano in quasi tutta l’Europa disseminando la distruzione e la morte e minacciando la sopravvivenza stessa della civiltà occidentale. La risposta è nella disperata e in parte inconscia volontà di ignorare quel che accade, quando la piena consapevolezza ci priverebbe della possibilità di continuare a vivere.”